SPHERE ART
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Sink art
This video serves as an eco-statement that combines the aesthetic of psychedelia from the 1970s with an environmental message conveyed through the fleeting and abstract shapes and colors created by the flow of chemicals in a kitchen sink. The amount of chemicals depicted in this video represents the average amount used by a typical household in a given month. By merging concept with visual art, this video invites audiences to consider the impact of their daily actions on the environment.
Questo video è una dichiarazione ecologista che utilizza la psichedelia degli anni '70 per trasmettere messaggi ambientalisti attraverso l'effimera astrattezza di forme e colori che si verificano casualmente nella vasca da bagno. Anche qui, il concetto incontra l'arte visiva: la quantità di prodotti chimici che vediamo defluire dal lavandino nel video rappresenta la quantità media utilizzata da una famiglia in un mese. |
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Transensory Vision – anatomy of a slide showHere photography meets video art celebrating the process of perception. The focus of this video is on its technical process as a concept in itself. The intention is to point out to the viewers that their own visual experience is more important then the object shown. What’s happening here it’s a long one way journey ‘object to brain’. It’s the journey of light defining the object, going through the lens of a photo-camera and impressing a film of a slide. A beam of light is then forced through the slide, goes through a lens and appears projected onto a screen. The image screened, being filmed, goes through another lens (directly or sometimes reflected by a convex mirror), is recorded onto the magnetic tape of a cam-coder, transferred into the memory of a computer, edited, burned onto a DVD, read by a laser, processed by a software and finally appears onto the screen of the computer or TV. It’s now ready to be absorbed by the viewer’s eyes, sent to the brain through the optic nerve and finally recognised (or not) as a known image. The content of the video is designed to trigger multisensory suggestions attempting to create the corrispondence between senses described by the title.
Il focus di questo video è sul suo processo tecnico come concetto in sé. L'intenzione è quella di far notare ai fruitori che la loro esperienza visiva è più importante dell'oggetto mostrato. Ciò che sta accadendo qui è un lungo viaggio unidirezionale "oggetto al cervello". È il viaggio della luce che definisce l'oggetto, che passa attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica e imprime una diapositiva. Un fascio di luce viene quindi forzato attraverso la diapositiva, passa attraverso un obiettivo e appare proiettato su uno schermo. L'immagine proiettata, essendo stata filmata, passa attraverso un altro obiettivo (direttamente o a volte riflessa da uno specchio convesso), viene registrata sulla nastro magnetico di un cam-coder, trasferita nella memoria di un computer, modificata, incisa su un DVD, letta da un laser, elaborata da un software e infine appare sullo schermo del computer o della TV. È ora pronto per essere assorbito dagli occhi del fruitore, inviato al cervello attraverso il nervo ottico e finalmente riconosciuto (o no) come immagine conosciuta. Il contenuto del video è progettato per attivare suggerimenti multisensoriali cercando di creare la corrispondenza tra i sensi descritta dal titolo. |
Abstract Tar
This work, brought to us by Dhyano's brother, is not art in the traditional sense, but rather a demonstration of the hard labor involved in insulating terraces with tar-based coatings. The photography, as well as the statement, challenge the idea that abstract objects can be found anywhere and question the purpose of creating them.
The rectangular piece, created as a functional patch to seal a cut in the coat rather than as an artistic expression, nonetheless draws comparisons to the powerful and impactful art of Burri and Fontana. The accompanying soundtrack, titled "Tar and Feather" and featuring flutes played by Dhyano, can be appreciated independently of the images. Questa non è arte, è il lavoro estremamente difficile del fratello di Dhyano: l'isolamento delle terrazze con un rivestimento a base di catrame. La dichiarazione, come la fotografia, è una provocatoria evidenza che gli oggetti astratti ready-made sono ovunque, quindi qual è il senso di crearli? La parte tagliata e fusa rettangolare non è stata creata come arte, è una sincera patch funzionale per sigillare un taglio accidentale nel rivestimento. Tuttavia, può essere concepita come una forte riferimento all'altamente influente arte di Burri e Fontana. La colonna sonora è un'installazione chiamata "Catrame e piume" e può essere utilizzata indipendentemente dalle immagini. Flauti suonati da Dhyano. |
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ChocolaRteA sight/taste formula to stimulate both senses and to demonstrate that abstractism is really everywhere. Itàs created with a teaspoon onto the chocolate left on a plate after eating a profiterole.
Una formula vista/gusto per stimolare entrambi i sensi e dimostrare che l'astrattismo è davvero ovunque. È creato con un cucchiaino sulla cioccolata lasciata su un piatto dopo aver mangiato un profiterole. |
IL PIANTO DELLA SCAVATRICE
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LIBERASSANGE - SET ASSANGE FREE
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3:10 Italian with English animated titles -Cornwall March 2021